MAGGI FAMIGLIA

La famiglia Maggi è una delle più nobili di Martina Franca, dove risiede dai primi del sec. XVII, ad opera di un Martino Raffaele Maggi che da Firenze passò a Martina. Ebbe due figli Giuseppe e Angelo Raffaele.

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Giuseppe, sposò Oronzia Caramia, di nobilissima famiglia di Locorotondo.

Fu chimico impareggiabile, insigne latinista, grecista emerito. Emulo del Cotugno nella sua prima giovinezza fu a Napoli sotto la direzione pratica del celebre Pisciottano. Ebbe anche come maestro Donato Antonio Scialpi, medico e filosofo salutato come « l’oracolo della provincia », tanto elogiato a Vienna dal Vansvieten. Morì a 66 anni il l0 luglio 1806.

Ebbe un figlio, Martino, nato il 5 novembre l782, che ascese al sacerdozio e si addottorò in teologia. Fu Canonico decano dell’insigne Collegiata Chiesa di Martina e membro onorario della Congregazione della Missione di S. Francesco Sales in Lequile.

Nell’agitazione provocata nel 1832, dai preti per la qualità ricettizia della Chiesa, portata a termine nel 1842, quando la Chiesa stessa fu dichiarata « vere collegialis » il Maggi si distinse in quell’occasione, per far valere i diritti della Chiesa martinese.

Frequentarono la sua scuola, i più eletti giovani del tempo, che illustrarono Martina nel secolo XIX. Tra questi va ricordato il medico naturalista Martino Marinosci.

Pubblicò nel 1841, per la stamperia Capasso di Bari, una eccellente « Vita di S. Martino ».

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Angelo Raffaele, fu avvocato di gran valore. Sposò il 21 settembre 1829 con la nobile Maria Rosa Blasi, figlia di Blasi e di Maria Felice Manuzzi.

Ebbe cinque figli: Domenico, Raffaele, Giuseppe, Maria Rosa, Elisabetta. Domenico fu Sindaco di Martina. Sposò Marianna Casavola-Recupero, di quella illustre famiglia Recupero, dinasta del Bosforo, della Crimea e di Taurica Chersoneso, ove regnò 125 anni prima di Cristo. Passò indi nella Italia e nella Spagna e, un Recupero occupò i primi posti nella Repubblica di Genova e fu Ammiraglio nella guerra coi Pisani. Un Recupero leggeva a Firenze i « canoni » mentre Piero da Pistoia vi leggeva le leggi civili, ai principi del sec. XIV. In questo tempo, i dodici figli di Alessandro Recupero, si diramavano in Puglia e in Sicilia. Un Martino, nato a Polignano, nel 1717, sposato con la nobil donna Lucia de Cardenes de’ Conti dell’Acerra, si trasferì a Martina.

Dall’unione di Domenico Maggi con Marianna Recupero, nacquero otto figli.

Angelo, ricco proprietario, sposò Rachele Delfini. Donato, benemerito agricoltore. Angela che sposò il dott. Sebastio Vincenzo di Taranto che fu Sindaco della stessa Taranto. Francesco, avvocato, sposò la nobile Motolese Rosa. Roberto sposò Ruggieri Maria ed ebbe due figli: Domenico e Angelo Raffaele. Di essi, Domenico è un benemerito agricoltore, mentre, Angelo Raffaele, a 22 anni, si laureò in medicina e chirurgia presso la R. Università di Napoli. Subito dopo militò nel R. Esercito prima, nella R. Aeronautica poi.

Ritornato in Napoli nel 1927, fu Assistente del prof. Giuseppe Mascato presso l’Ospedale degli Incurabili. Passò poi alla Clinica neuropatologica della R. Università diretta dal prof. Fragnito. Indi all’Istituto di medicina legale della R. Università. Poi ancora al Manicomio di Aversa dove fu assistente e primo assistente poi. Infine, fu primario e poi ancora vice direttore .dell’Istituto Flement per malattie nervose, di Napoli.

Nel 1935, passò a Martina Franca sua città natale, dove risiede la famiglia e sposò Rachele Petrera, figlia di Onofrio e nipote di Daniele Petrera, figura molto nota a Bari. Da questa unione è nata fino ad oggi una bambina.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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