LORUSSO PASQUALE
Con Pasquale Lorusso, morto il 6 ottobre del corrente anno all’età di 77 anni, si è spenta una autentica personalità del campo armatoriale barese.
Egli senza dubbio ha legato il suo nome a non poche audaci imprese marittime che hanno portato pel mondo la bandiera ed il nome della città di Bari.
La sua azione è stata quella di un autentico pioniere del potenziamento del nostro porto.
Figlio di Vincenzo Lorusso, accreditato commerciante della Bari dell’Ottocento, egli aveva perfezionata la sua educazione mercantile a Liverpool dove il padre l’aveva inviato ancor giovane, onde acquisire i segreti del meccanismo commerciale inglese.
***
Pasquale Lorusso, in questi dieci anni di permanenza all’estero, non soltanto rispose pienamente alle aspettative paterne per quanto riguarda la formazione della sua competenza commerciale, ma acquisì la nozione di orizzonti più vasti per il traffico marittimo della sua città natale che dalla laboriosità e dallo spirito d’iniziativa dei suoi figli migliori si attendeva il suo rinnovellato potenziamento.
Pertanto, tornato in patria, fondò, insieme all’avv. Giotta ed al Senatore Sagarriga, la Società di Navigazione Adriatica che nel 1894 armò due grandi piroscafi, l’« Asia» e l’« Europa» i quali solcarono trionfalmente il Mediterraneo e l’ Atlantico, portando in Isvezia, in Germania, in Francia ed in Inghilterra i tesori della nostra produzione agricola.
***
Nel 1896 fu appunto con il piroscafo « Europa» che Pasquale Lorusso realizzò la sua gentile apprezzata iniziativa tendente a fare fiorire, intorno alla futura Regina d’Italia – Elena di Montenegro – allora fidanzata con Vittorio Emanuele III di Savoia, l’omaggio e la devozione dei migliori cittadini baresi.
Cinquanta personalità del nostro mondo professionale industriale e commerciale, in compagnia delle loro signore, si imbarcarono a Bari su questo piroscafo e recarono a Cettigne, capitale del tramontato Regno, il primo saluto delle popolazioni italiane, con la voce e con la cordialità della gente barese.
***
Liquidatasi questa Società per la fortunata coincidenza di una proposta di acquisto avanzata dal Governo Ottomano ed accettata dai soci, Pasquale Lorusso non potè far riposare la sua passione per l’industria armatoriale, e ben presto, in società con Paolo e Adolfo Angeli – due attivissimi commercianti impostisi alla ammirazione dei Baresi del secolo scorso – acquistò a Sunderland il piroscafo « Nettuno » di 4000 tonnellate che fu adibito al traffico con i porti del Mar Nero, del Danubio e del Mar Baltico.
Dal 1900 al 1908 questo piroscafo, portò in giro pel mondo il nome di Bari accreditandolo con la serietà e con l’onestà dei suoi proprietari armatori.
Sopraggiunta la crisi, il piroscafo fu alienato in Olanda e don Pasquale Lorusso diventò agente della «Cunard Line », incarico che ha tenuto fino al giorno della sua morte e che ha giovato moltissimo ad incrementare i rapporti fra Bari e l’Inghilterra, fra Bari e gli Stati Uniti d’America.
***
Egli è stato anche agente del Lloyd Inglese e dal 1910 era vice console onorario del Belgio.
Dopo la morte di don Salvatore Zonno egli, nel 1910, gli successe infatti nella reggenza del vice consolato barese del Belgio, reggenza che egli ha tenuto con il miraggio di rendere sempre più proficui i rapporti commerciali tra la nostra città e quelli della Nazione amica.
Durante la guerra ha avuto incarichi molto delicati ed è stato agente di fiducia del Governo Britannico per l’approvvigionamento del naviglio militare e mercantile inglese che il quel tempo frequentava i porti di Bari, Brindisi e Gallipoli.
***
Questo incarico non gli sarebbe mai stato offerto se non fossero stati noti al Governo Britannico la onestà, la correttezza, la capacità specifica e la perfetta conoscenza della lingua inglese, doti che sono state gli attributi più singolari di questa simpatica figura di commerciante barese modeno, audace ed intraprendente.
Di conserva con le sue attività armatoriali Pasquale Lorusso ha sviluppato anche una considerevole attività commerciale che ha portato avanti per anni attraverso la migliore considerazione di tutta la cittadinanza, e che il figlio Vincenzo ha continuato e continua a svolgere.
Pasquale Lorusso è morto, si può dire, sulla breccia perchè, fino agli ultimi giorni della sua laboriosa esistenza, egli ha dato al suo attivissimo ufficio di rappresentanze, di spedizioni e di mercature le lime feconde del suo ingegno della sua fattività e della sua abnegazione.
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
Edizioni Giuseppe Laterza srl
Bari, piazza Umberto I n.29 – Tel. 345 623 6207 – Email info@edizionigiuseppelaterza.it
Consulta la pagina dedicata sull’edizione storica: