LATTARULO ANGELO
Angelo Lattarulo fu Onofrio, nato a Fasano il 29 novembre 1850, da famiglia di umili marinai, ancora ragazzo fu assunto a garzone in una tintoria, e resosi edotto della materia, andò nella vicina Castellana a prestar servizio, quale tintore, nella tessitura De Bellis.
Nel 1884 si recò a Gioia ove sposò una onesta giovane, figliuola di un modestissimo fabbro, signora Francesca Larizza.
Da essa ebbe quattro figli: Onofrio, Michele, Oronzo ed Anna, attualmente sposata con Ciaccia Giuseppe. I figli sono sposati e, vivendo ancora unitamente al padre, formano così una famiglia patriarcale di ben 26 persone, essendosi aggiunta una schiera di nipoti.
Nel 1884, in via Monte Sannace, prese dei locali in fitto e vi piazzò una piccola tintoria.
Nel 1889 alla stessa unì cinque telai di legno a mano. Nel 1900 aggiunse, prendendo in fitto dei locali attigui, due piccole carde con 60 fusi a mano.
Nel 1903 ideò la trazione delle macchine a mezzo animale. Nel 1905 acquistò un primo motore di 12 cavalli, aumentando così i fusi a 120 ed aggiungendovi pure una follatrice.
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Il 1908 acquistò in via Mazzini, ove trovasi attualmente, la fabbrica, una zona di terreno di mq. 6500, che oggi trovasi per i due terzi coperto da fabbricati modernissimi.
In sulle prime nel nuovo sito, piazzò un motore di 40 HP con fusi 400 e 10 telai meccanici; nel 1920 aumentò i telai a 25; nel 1930 portò i fusi a 1200 ed a 32 i telai con annessa tintoria moderna e finissaggio; nel 1932 portò i telai a 42.
Attualmente: Fusi 1200 – Telai 42 – Forza motrice 190 HP – Operai 100.
Nel 1924 le autorità locali proposero al Governo Fascista, per aver dato Angelo Lattarulo l’unica industria laniera alla Puglia, il conferimento della onorificenza di Cavaliere della Corona d’Italia, onorificenza che venne giustamente accordata.
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Oggi alla direzione tecnica sovraintendono Lattarulo Oronzo e Michele, Ciaccia Giuseppe, Ciaccia Michele di Giuseppe e Lattarulo Angelo di Michele (quale perito industriale tessile e filatore); alla direzione chimica: Lattarulo Angelo di Onofrio (chimico industriale colorista); mentre che alla direzione amministrativa è preposto Lattarulo Onofrio di Angelo quale Procuratore Generale della Ditta.
La produzione dello stabilimento, vanto della nostra terra, è di 500 metri di stoffa al giorno fra tessuti di lana e misti, ed i mercati, che assorbono l’ottima produzione della grande Ditta sono quelli della Italia meridionale.
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Angelo Lattarulo, come ha saputo creare una grande azienda, ha saputo anche educare una famiglia modello. Dall’una e dall’altra, ancora vegeto e « in gamba », raccoglie oggi i frutti, giacchè la probità e la intelligente laboriosità dei suoi figli e la bellezza dei prodotti della sua fabbrica, sono per lui il premio più ambito che la vita poteva e doveva accordargli.
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
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