DI MASI MICHELE
Michele Di Masi fu Nicola, nato a Castellana nel 1873, da famiglia povera e di umili natali. sin dalla giovinezza dimostrò capacità organizzativa tale che a vent’anni aveva uno dei migliori laboratori di falegnameria, accreditato presso tutte le famiglie del tempo.
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A distanza di pochi anni egli iniziava, senza capitali, il commercio dei legnami, e subito dopo apriva un negozio di coloniali, ottenendo nel contempo la rappresentanza dei liquori della Casa Fratelli Branca, Pedroni ed altri. Svolgendo così la sua opera attiva in varie branche di affari veniva, a capo di qualche anno, a crearsi poche migliaia di lire di capitale.
Sempre dotato di buona volontà e forte del suo spirito d’iniziativa, prese in affitto un mulino di proprietà del comm. Saverio De Bellis, il quale gli affidava pure del contante, onde agevolarlo ad iniziare i primi acquisti di grano.
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Le cose andarono sempre per il meglio, e ne 1914 Michele Di Masi costruiva sulla provinciale per Putignano, a cento metri dall’abitato, un molino automatico a cilindri della capacità lavorativa di trecento quintali di grano al giorno. Man mano poi ha sempre perfezionato tale industria con tutti gli ultimi sistemi di lavorazione, creando all’uopo un’organizzazione commerciale che può essere ritenuta modello per le aziende molitorie.
Attualmente, a dimostrare che la sua forza di volontà non ha ancora compiuto quanto è nelle sue intenzioni, ha ultimato la costruzione, adiacente al molino, di un grande pastificio per l’esercizio delle paste alimentari.
Questo nuovo impianto è fornito di macchine e di sistemi di asciugamento modernissimi. Esso è unico nella regione e tale da consentire una lavorazione di paste ormai apprezzate sul mercato meridionale ed anche settentrionale.
Nel gennaio 1923 ebbe una Medaglia di Argento al Merito del Lavoro dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio.
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Queste due grandi industrie, perfette in ogni reparto e tali da costituire l’orgoglio non soltanto del fondatore ma anche di tutta la cittadinanza Castellanese, ebbero ben presto il fervido apporto di due dei quattro figliuoli di Michele Di Masi, e cioè del rag. Angelò (dinamico presidente della Congregazione di Carità del suo paese) e di Nicola che attesero all’amministrazione ed alla direzione delle due aziende con zelo ed intelligenza.
Anche gli altri due figli del Di Masi fanno onore alle paterne virtù giacchè l’uno, Francesco, esercita con fortuna la professione di medico-chirurgo, e l’altro, Tommaso, esercita da.quattro anni, ed attivamente, l’avvocatura a Milano.
Recentemente un grave incendio ha distrutto il grandioso mulino e quindi ha fermato uno dei due possenti polmoni dell’azienda. Per poco giacché sono già in progetto le opere di rifacimento e i Di Masi non sono persone che possono essere fermate dalla disgrazia. Questa anzi serve di sprone al combattimento e fra non molto tornerà nelle numerose maestranze, abituate all’amoroso e paterno conforto dei proprietarii, la gioia del lavoro redditizio e consolato.
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
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