DE FEO GIUSEPPE E VINCENZO

Questa famiglia che ha avuto sempre dimestichezza col traffico marittimo e con la mercatura, si è distinta in quel di Trani per il suo fecondo contributo allo sviluppo delle industrie collaterali dell’agricoltura.

Oriunda di Grecia, essa ha avuto per molti secoli gran credito nella ridente cittadina che spalanca la chiostra dei suoi monumenti antichi sul nostro Adriatico fremente.

Sono stati essi modesti armatori di piccoli bastimenti a vela che effettuavano il cabotaggio nell’Adriatico, fermandosi di preferenza nel porto di Trieste e nei porti della Dalmazia. Ma questa annosa pratica fu smessa quando la diffusione dei navigli a vapore travolse e spense quasi per sempre questo traffico della marina velica.

Il nonno dell’attuale titolare, che si chiamava Vincenzo, ritirandosi dal cabotaggio veliero, aveva tesaurizzato i suoi risparmi e li aveva impiegati nell’acquisto di stabili e di proprietà terriere.

***

Il più piccolo dei tre figli di questo lupo di mare, a nome Giuseppe, era nato il 1870 e ancora giovane si dedicò al commercio dell’alcool, acquistando in Puglia molte partite di grappa, e vendendole all’ingrosso nell’alta Italia.

Gli affari andarono molto bene, tant’è vero che circa 40 anni or sono egli credette opportuno d’impiantare a Trani, centro vinicolo di importanza nazionale, un opificio per la rettificazione dell’alcool grezzo e per la distillazione delle vinacce.

Di carattere signorile e di onestà ineccepibile, egli ebbe frequenza di vita con le migliori famiglie tranesi e fece parte del gruppo dei liberali di destra che in quell’epoca era capeggiato dall’illustre storiografo Giovanni Beltrani, che fu anche deputato del Collegio di Trani.

Con la morte del padre, Giuseppe De Feo ereditò case e terreni che giovarono alla sua attività ed ebbero un vistoso locupletamento dovuto allo sviluppo sensibile e graduale della sua azienda industriale.

Questo sviluppo, prima della guerra, ebbe le sue necessità di espansione, sicchè Giuseppe De Feo fu costretto di creare a Padova una succursale del suo stabilimento tranese che ebbe credito.

***

Intelligente e pieno di buon senso, conobbe tutti i problemi legati all’industria dell’alcool, e li trattò con competenza quando, eletto consigliere camerale per il Comune di Trani, partecipò a non poche importanti discussioni riguardanti l’industria dell’alcool, in quel tempo diffusissima nella Provincia di Bari.

Godette allora l’amicizia e la stima di Antonio De Tullio, di Paolo Cassano e di Saverio De Bellis che nel Consiglio Camerale s’identificavano con i manipolatori ed i discettori più profondi dei problemi economici connessi alla rinascita agricola industriale e commerciale della Provincia di Bari.

Egli ebbe due figli: Vincenzo e Nicola, che lo aiutarono nella sua attività di dirigente e di proprietario della importante azienda tranese.

Il figlio Nicola diresse con energia e con abilità la filiale padovana della Ditta e si ritirò da tale attività quando, sopraggiunta la guerra la succursale fu chiusa ed il padre creò in Trani una fabbrica di glicerina, di sapone e di altri sotto prodotti dell’olio, contribuendo al potenziamento delle industrie belliche.

***

Il suo opificio fu infatti, durante quel periodo, dichiarato stabilimento ausiliario.

Quest’opificio convogliava cinque diverse attività industriali, quella della rettificazione dell’alcool, quello della distilleria dell’alcool, lo stabilimento vinicolo ed oleario, la fabbrica di sapone e quella di glicerina, assumendo così una importanza decisiva nella produzione di materie occorrenti alle esigenze belliche.

In questa organizzazione Giuseppe De Feo manifestò in maniera luminosa le sue speciali qualità di organizzatore e di dirigente affermando ancor più il suo credito e la sua notorietà.

Dopo la guerra, egli si ritirò da ogni attività industriale, cedendo al figlio Vincenzo la sua azienda, in ciò seguendo il suo profondo convincimento di aver trovato nel suo rampollo un degno continuatore della sua operosità e della sua capacità.

***

Essendosi il fratello Nicola allontanato da ogni attività industriale e commerciale, l’azienda è passata quindi a Vincenzo De Feo che, avendo studiato alla Scuola Superiore di Commercio ed avendo collaborato assiduamente col padre, accoppia una speciale conoscenza tecnica ad una superiore preparazione nelle discipline economiche ed amministrative.

Questo giovane industriale, schivo da qualsiasi velleità ed ambizione, ha dedicato e dedica alla sua azienda tutto sè stesso, sviluppandone e modernizzandone gli impianti.

Nato nel 1884, egli porta nell’azienda che è fra le prime della regione pugliese, il soffio del suo naturale dinamismo, la sua vivacità e le sue fresche energie.

La vecchia azienda paterna ha trovato quindi in lui un fervido animatore che l’ha portato ad occupare un posto rilevante nel settore dell’industria collaterale dell’agricoltura.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

Edizioni Giuseppe Laterza srl
Bari, piazza Umberto I n.29 – Tel. 345 623 6207 – Email info@edizionigiuseppelaterza.it

Consulta la pagina dedicata sull’edizione storica: