DE BELLIS CARLO
Carlo De Bellis è l’erede degno della tradizione del padre Saverio e non soltanto per quel che riguarda la continuazione di un’attività industriale che rese famoso nelle nostre contrade il nome di Saverio de Bellis, ma anche per la passione per il lavoro, per la modestia, per la competenza tecnica.
Egli infatti è rimasto a presidiare ed a guidare la vecchia e gloriosa tessitura ed a continuarvi le feconde azioni del fondatore, coronato dall’affettuosità e dalla considerazione dei suoi 100 operai, vivendo giorno per giorno, ed ora per ora la vita della sua fabbrica con l’assistenza e con la guida, producendo manufatti che sono assorbiti continuamente dai mercati di tutto il Mezzogiorno d’Italia, perseverando nelle virtù caritative di colui che offrì fervide opere di bene a tutti i diseredati dalla fortuna.
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Anch’egli figlio del lavoro, si è fortificato in una prosecuzione costante delle virtù famigliari che vanno dall’amore verso la famiglia a quello più ampio verso l’umanità.
Chi vuol conoscere quest’uomo non deve spendere molta fatica: egli s’inquadra nella sua azienda, è un tutt’uno con essa. Basta raggiungere le sale dell’ antico convento Antoniano che alloga da più di mezzo secolo i telai meccanici, le attrezzature più moderne per la filatura e per il candeggio, le vasche per la tinteggiatura; basta raggiungere questo asilo severo e fecondo di fatica consolata per apprendere la forza, la dignità, la bontà di chi ne ha il governo.
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Carlo de Bellis alterna la sua giornata fra un’ispezione all’andamento dei telai, ad una sosta negli uffici ove si maturano e si precisano le opere di organizzazione e di vendita, fra una sosta nel grande salone ove egli ha piegato alcuni suoi collaboratori al meccanismo delle vendite al minuto, ad una visita al reparto per la lucidatura moderna dei manufatti.
Onnipresente e vigile, egli custodisce, con santità di pensiero e con cordialità di spirito, l’antica tradizione paterna che illumina le opere assistenziali e caritative del suo paese.
Fra i figli di Saverio de Bellis, che con la forza della volontà e con l’indefesso lavoro seppe creare in Castellana l’industria tessile ed altre industrie collaterali, questi, fra gli altri, ne ha ereditato la capacità organizzativa che, accoppiata ad un vivo senso di solidarietà, ha reso possibile lo sviluppo dell’azienda industriale ed ha fatto conoscere le sue singolari virtù.
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
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