D’APRILE GIOVANNI E GIUSEPPE
Vito Antonio d’Aprile, nato a Putignano nel 1816 e morto nel 1897, ebbe undici figli. Uomo laboriosissimo, dedito all’agricoltura, a cui dedicò tutta la sua energia e la sua competenza e conosciutissimo negli ambienti degli agricoltori per la sua perizia. Tutti i figli seguirono le orme paterne e furono agricoltori anch’essi. Tra gli altri Giovanni d’Aprile, nato a Turi nel 1857 e morto a Casamassima il 17-1-1926.
Anche Giovanni D’Aprile dedicò tutta la sua vita all’attività agricola. Diè grande impulso alla trasformazione terriera del patrimonio familiare, impiantando mandorleti ed uliveti in zone precedentemente adibite come seminative. Non trascurò l’impianto di vigneti americani, ed i suoi vigneti rimontano a più di 40 anni fa. Costruì nella sua proprietà una masseria con criteri moderni ed uso di abitazione e per l’allevamento dei bovini e degli equini. Provvede a dotar la famiglia di due palazzi ad uso di abitazione al Corso V. Emanuele. Ebbe 6 figli, tre maschi e tre femmine, ai quali dedicò cure speciali per la loro educazione. Infatti il primogenito Vito D’Aprile, nato nel 1889 in Casamassima a soli 25 anni si laureò alla R. Università di Roma ingegnere elettrotecnico.
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Diè prova durante gli studi di grande attaccamento al dovere, ed iniziò la carriera professionale in maniera brillante e tutto lasciava sperare in un radioso avvenire: Ufficiale di complemento nel 1914, fu per le sue particolari attitudini comandato a far parte del Corpo Aeronautico alle officine di costruzioni a Roma, quale Direttore della sezione montaggio apparecchi (dirigibili ed aeroplani). Meritò per la sua perizia encomi e benemerenze di spiccate autorità militari e dalla Regina Madre. La morte lo colse nel fiore degli anni il 6 gennaio 1919 a Roma, ancora militare e quando si era già affermato come valente professionista e tecnico, a giudizio di alte autorità militari. La famiglia volle che la salma prendesse posto nel cimitero del paese che gli diede i natali, ed i suoi concittadini gli tributarono solenni manifestazioni di cordoglio.
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Altro figlio di Giovanni D’Aprile è Giuseppe, che fu scelto dal padre prima a collaboratore e poi ad amministratore della vasta azienda agricola, sicuro di averla affidata in buone mani.
Infatti, sebbene giovane ancora, dimostrò speciale perizia nei complessi problemi dell’agricoltura e diè inizio a radicali trasformazioni terriere, impiantando vasti e razionali vigneti dell’ estensione di quasi 40 ettari, con annessi fabbricati e pozzi per uso colonico. Tutta la sua proprietà terriera in genere ha, in seguito alla sua attività, subito trasformazioni e migliorie, facendone del sig. D’Aprile Giuseppe un benemerito dell’agricoltura. In paese ha saputo acquistare un gran palazzo che fa bella mostra di sé al Corso V. Emanuele e non ha trascurato di dotarlo di attrezzati locali per la vinificazione dei suoi prodotti con annessa cantina, dotata di grosse botti in legno e di vasche e pozzi in cemento. Si sposò all’età di anni 33 con la Gentildonna Turi Serafina del cav. Angelo di Alberobello; è padre di due signorine.
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Altro figlio di Giovanni, Francesco D’Aprile, nato a Casamassima il 2 novembre 1897. Dedicatosi agli studi, dovette interromperli perché chiamato alle armi per la guerra mondiale, stette in zona di operazioni durante tutto il periodo bellico e si congedò nel 1919. Conseguì la laurea quale dottore in medicina alla R. Università di Roma nel 1922. Volle specializzarsi nel ramo ostetricia e per la valentia già nota, ottenne di entrare nella clinica del Prof. Pestolozzi quale assistente, dove conseguì la libera docenza e dove esercita attualmente la sua professione.
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
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