CONTENTO ANGELO

Angelo Contento rappresenta degnamente il ceto agricolo di Monopoli per il suo buon senso, per la sua laboriosità, per la sua onestà e per la sua competenza.

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Il nonno Angelo Domenico era di Castellana e fu colui che per primo, nella sua famiglia, affrontò le larghe affittanze. Morto giovanissimo, la moglie, Antonia Bulzacchelli prese la direzione dell’azienda familiare e, mentre curò i due teneri figli Vitantonio e Michele, continuò la conduzione della masseria Rossi in tenimento di Castellana. Il figliuolo Vitantonio, non appena giovinetto, coadiuvò la madre nella conduzione della masseria ed acquisì una singolare competenza in materia agricola introducendo innovazioni e curando gli allevamenti.

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Furono, lui e il fratello Michele, collaboratori assidui dell’azienda materna e vissero insieme fino a quando la Bulzacchelli non fu colpita, a 90 anni, da marasma senile mentre ancora si affannava alle cure dell’azienda familiare allargatasi tanto da affrontare la gestione della masseria Merchionne dei Duchi d’Atri, successori dei Conti di Conversano.

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Vitantonio si sposò a 33 anni con Antonia Fera da Monopoli ed ebbe due maschi e tre femmine. Tenne insieme col fratello la conduzione di molte masserie dei dell’Erba di Castellana del Barone Ghezzi e del Marchese don Ciccio Palmieri seniore, e ciò mentre tenevano in società la masseria Marchione nella quale vissero per circa 50 anni, dal 1871 in poi.

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Da Vitantonio, nel 1868, nacque il nostro Angelo Domenico che, fino a quando non si sposò, nel 1896, con la signora Rosa L’Abbate di Consersano visse sempre con la madre e col fratello Michele, nato nel 1871 e sposo della figliuola dell’agricoltore Francesco Lorusso di Conversano. Più tardi i due fratelli presero in fitto la masseria Rapagnola del conte Miani di Polignano a Mare, ma poi si divisero ed Angelo Domenico continuò a tenere in conduzione una masseria che per tanti anni era stata gestita dai suoi famigliari e cioè S. Vincenzo di don Saverio dell’Erba di Castellana in tenimento di Monopoli. E’ qui che egli ha conseguito la sua fortuna; è qui che egli ha avuto i suoi sei figli di cui quattro viventi; è di qui che egli partì alla conquista della masseria Curatori acquistata nel 1916 e subito trasformata. Egli possiede altri due poderi, l’uno in contrada Spina in tenimento di Monopoli e l’altro in contrada Sant’Elia in tenimento di Castellana. Recentemente ha comprato un podere di dieci tomoli circa a due passi da Monopoli e subito si è affrettato a migliorarlo ed a trasformarlo secondo la sua abitudine nobilissima.

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Fattore non trascurabile dell’economia agricola monopolitana, Angelo Domenico Contento ha anche la fortuna di vedere perpetuata la sua tradizione di laboriosità al servizio della terra attraverso il figlio Vitantonio che, nato il 1905, si è sposato con Carmela Manchisi e, già padre di quattro figlio letti, collabora col padre nella gestione dell’azienda familiare.

Molti sono i premi conseguiti sia nelle Mostre Zootecniche Provinciali sia nella Battaglia del grano da Angelo Domenico Contento.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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