COLELLA FRATELLI
Di famiglia oriunda di Canneto, fu Luigi Colella, il padre, il creatore dell’azienda e colui che dal nulla seppe formare una delle più vaste aziende agricole che oggi vanti la Puglia. I suoi tre figli, Carlo, Giovanni ed Emerigo, ne incrementarono la produttività con l’ausilio del proprio lavoro, fin dalla prima giovinezza, limitando la propria attività, in primo tempo, nel solo campo commerciale dal 1903 al 1906 e dopo, allargandosi ai primi tentativi industriali su cui basarono la propria fortuna.
Nel 1906, con capitale di L. 300.000, i fratelli Colella formarono una prima Società con l’erezione del primo stabilimento, sorto sulla proprietà Macario ed è tutto merito di uno dei fratelli, Giovanni, se fino al 1915 l’azienda fiorì in modo sostanziale e definitivo. Da Milano in un primo tempo, e poi da Catanzaro, Giovanni Colella procurò alla Ditta una base sostanziale di lavoro che man mano si andò estendendo e consolidando, tanto che nel 1912 venne acquistata una forte estensione di suolo attiguo alla stazione ferroviaria, dove fu costruito il primo padiglione di vinificazione. Nel 1915 il fratello Carlo, già amministratore dei Macario, cominciò a portare la Ditta verso l’intensificazione della produzione vinicola, mentre Giovanni Colella estese la sua attività al commercio dell’olio e delle mandorle, conquistò altri importanti mercati esteri, tra cui Nantes a mezzo della Ditta Amiér di quella città francese.
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Con l’ampliamento dello Stabilimento Vinicolo, l’entità patrimoniale della famiglia Colella si accrebbe di tanto, da permettere l’acquisto dell’importante tenuta «La San Francesco » in agro di Rutigliano, che fu subito trasformato in vigneto. Contemporaneamente, venne anche presa in conduzione la masseria « Monte» di proprietà dell’avv. Francesco Panizza di Acquaviva.
L’ascesa della fortuna dell’azienda Colella continua così, man mano che s’intensifica il lavoro e il buon volere dei suoi titolari: nel 1926 ha luogo infatti un altro importante acquisto: quello della masseria «San Paolo» in agro di Taranto, già appartenente all’Ospedale della Santissima Annunziata. Sono 150 ettari di terreno fertilissimo che l’azienda trasforma in vigneto, con particolare cura alla piantagione delle uve da tavola. Il prodotto di vini di prima classe viene in gran parte esportato su mercati italiani e svizzeri, dove in poco tempo si popolarizzano e vengono ad affermarsi in maniera clamorosa, per merito dei Colella, i magnifici vini pugliesi. Tale produzione è attualmente al suo massimo rendimento, con circa 60.000 quintali di vinificazione durante ciascuna stagione. Forniti dei migliori macchinari e impianti moderni, con pigiatrici di marca, gli stabilimenti Colella sono oggi rappresentati dovunque, in Puglia e fuori. Lo stabilimento di Taranto, recentemente ampliato, ha una capienza di 12.000 quintali con vasche che possono contenere 4000 quintali di uva.
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
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