CAPUTO VINCENZO

Lo stabilimento sorse in Corato nel 1912 con macchinario Bulher, attrezzato alla molitura di grano tenero e duro, a cui fu annesso anche un pastificio a limitata potenzialità.
Sino al 1918 fu poco prosperoso perchè ebbe scarsa attività e fu soltanto col 1919-20 che l’industria vide migliorati i propri prodotti, maggiorata la sua produzione giornaliera, affermato il suo prestigio nel campo dell’industria similare e resi più lusinghieri i benefici aziendali.
Tale trasformazione fu dovuta esclusivamente ad una nuova energia che i soci vollero unanimamente dare alla nuova industria: la Direzione tecnica ed amministrativa affidata al rag. Vincenzo Caputo, noto per la sua competenza e per la sua instancabile tenacia al lavoro.

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Figlio di mugnaio, fu lasciato giovanissimo a capo della famiglia ed entrato nel molino Pappolla, vi rimase per oltre un ventennio a prestare la sua opera amministrativa, ciò che non gli proibì di dedicarsi alla parte tecnica, cosa questa che gli valse la preferenza dei soci del Molino e Pastificio Coratino, i quali, dopo diversi anni di gestione sotto la direzione del Caputo, lo vollero tra essi come socio, permanendo sempre nella sua carica di dirigente unico.
Ed è da questo momento che lo stabilimento ri assume il vero ruolo di industria molitoria e paste alimentari.
La volontà operosa e dinamica del Caputo, prevedendo una maggiore affermazione dei propri prodotti, volle ed attuò, con l’accordo dei Soci, l’ampliamento e la trasformazione dello impianto industriale con tutti i moderni criteri della tecnica, portando così la potenzialità degli sfarinati a oltre 200 quintali al giorno.

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L’azienda si presenta sempre più prosperosa per gli sforzi unanimi dei soci tutti che seguendo i consigli tecnici del Caputo, mirano a migliorare sempre più la produzione, per poter incidere a più forti caratteri il loro nome nella storia economica della Regione, vanto dei figli di Puglia.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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